Come diventare un doppiatore: quale percorso di studi è bene seguire per diventare un doppiatore
Quando si guarda un film, oppure un episodio di una serie televisiva, oppure di un cartone animato, si tende a ignorare tutto il lavoro che c’è per trasporlo in Italia. Al di là dei diritti e della distribuzione, bisogna infatti trasformare l’opera in questione per renderla più appetibile al pubblico del Belpaese, traducendo e recitando i dialoghi nel nostro idioma. E così, esiste una vera e propria categoria, quella del doppiaggio, suddivisa tra adattatore, doppiatore, direttore e altro ancora. Effettivamente il mestiere del doppiatore è affascinante: spesso associato a un determinato attore, deve prestare la propria voce in parecchi film e situazioni, e non di rado il suo lavoro è persino superiore a quello originale. Ma se si vuol fare questo tipo di professione, che cosa si deve fare esattamente? Anzitutto, è bene capire che un doppiatore, prima di essere tale, è un attore: ragion per cui sarebbe ottimo indirizzare i propri studi in questo senso, curando in particolar modo la recitazione e la dizione. Inoltre, ogni anno, e in diverse parti d’Italia, vengono tenuti parecchi corsi di esperti del settore se non addirittura di altri doppiatori, che insegnano i rudimenti e che magari, se si è particolarmente abili e dotati, possono già indirizzarci verso alcuni piccoli ruoli.
