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Italia povera: basso potere d’acquisto tra i lavoratori italiani

Italia povera: rispetto ad altre potenze europee, retribuzioni non molto elevate e basso potere d’acquisto a causa, anche, del costo della vita

In Italia si ha un minore potere d’acquisto rispetto al resto d’Europa, anche a parità di retribuzione: questa affermazione non sarà più considerata, da questo momento in poi, come una triste lamentela portata avanti da tutte quelle persone che vorrebbero ottenere condizioni diverse – e più facilmente accessibili – senza fare alcuno sforzo. Infatti, a sostenere questa tesi sono anche le ultime indagini effettuate in merito dalla società di consulenza Willis Towers Watson, e i cui esiti sono stati riportati di recente.

L’indagine Global 50 Remuneration Planning conferma che le retribuzioni in Italia, anche laddove particolarmente conformi alle medie europee, non riescono a conferire ai lavoratori italiani lo stesso potere d’acquisto delle altre nazioni, a causa del costo della vita, decisamente più elevato rispetto alla media dell’Europa. Questa tesi, confermata dalle ultime indagini, mette i lavoratori italiani al 14esimo posto nello studio delle prime 20 potenze economiche europee; la posizione, però, cala facendo riferimento al potere d’acquisto, che è di gran lunga più basso in Italia a causa dell’elevata tassazione e del costo del paese.

In riferimento a Olanda, Irlanda, Francia, Austria, la situazione italiana appare ancora oggi particolarmente difficile. Ai primi posti per retribuzione elevata, tasse (al contrario) in linea effettiva con gli stipendi maturati, e potete d’acquisto, si trova invece (non a sorpresa) la Svizzera.