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Lavoro in Italia: in crescita il tempo determinato nel 2016

Lavoro in Italia: crescono contratti determinati, minori i contratti a tempo indeterminato, ma la situazione appare positiva

La recente nota che è stata pubblicata in merito al lavoro e occupazione per l’anno 2016 – e che è stata resa nota in seguito ad un’indagine condotta, contestualmente, da Istat, Ministero del Lavoro, Inps e Inail per quel che riguarda il quarto trimestre del 2016 – fa notare una situazione italiana abbastanza delicata ma dalle sfumature interessanti e probabilmente ricche di spunti di osservazione.

Oggi si parla ancora di lavoro e di speranza per quel che riguarda la crescita dell’occupazione in Italia. Ed in effetti, i dati pubblicati ci sottolineano una situazione su cui vale la pena riflettere, che è quella secondo cui sono stati in aumento le occupazioni di tipo dipendente. Tuttavia, anche se da un lato si può parlare di effetti positivi in merito alla crescita delle occupazioni dipendenti, non si può comunque sostenere che la situazione sia delle più rosee: infatti, ancora le insicurezze e la precarietà continuano a battere i contratti più sicuri, i classici contratti a tempo indeterminato che sembrano essere soggetti a qualche rallentamento.

La nota positiva riguarda il rallentamento dell’acquisto di voucher, che comunque saranno aboliti a partire dal 31 dicembre 2017. Ciò significa che le aziende vanno più incontro alle esigenze di sicurezza dei lavoratori, ed alle necessità di ottenere maggiori garanzie, che vengono conferite maggiormente dai rapporti di lavoro subordinato. La nota parla, infatti, di una importante congiunturale crescita, che riguarda 64 mila posizioni a tempo determinato e 19 mila posizioni a tempo indeterminato.

Una situazione, quella descritta dal rapporto, decisamente più positiva rispetto alle attese.