@NordEst

McDonald’s a domicilio: azienda cambia strategia e punta sulle consegne

McDonald’s a domicilio: azienda cambia strategia per sopperire alle ultime difficoltà

Sembrano essere finiti – o comunque ormai troppo lontani – i tempi in cui hamburger e patatine rappresentavano i piatti preferiti o comunque tra i più acquistati, non solo dagli americani – che per tendenza sono dei grandi consumatori di questi cibi – ma anche da parte degli europei, che lentamente, negli anni, si erano abituati a consumare sempre più frequentemente cibi precotti e confezionati. Già, perché – e lo sanno molto bene coloro che hanno una breve e limitata pausa pranzo dal lavoro – sembra che non ci sia nulla di meglio che dedicarsi mezz’ora di tempo trangugiando patatine, ricche di sale e di amidacei, ma pur sempre un rifugio contro depressione, stanchezza e agitazione.

Negli ultimi anni, però, le cose sono cambiate: sempre più persone, complice uno stile di vita decisamente più sano, scelgono di portare al lavoro un contenitore con alimenti sani, come insalate, pasta condita in maniera leggera e porzioni decisamente limitate. E tutto ciò ha portato anche l’industria dei cibi preconfezionati ma anche dei fast food – in primis il colosso McDonald’s – a sopperire di fronte a questi cambiamenti. Va da sé che, per far fronte a queste novità, è necessario cambiare strategia, e quella che potrebbe essere vista come un modo interessante per riportare in auge il noto hamburger di McDonald’s consiste nell’applicare la vendita delle consegne a domicilio.

McDonald’s cambia ed evolve, e punta, quindi, su un mercato innovativo ed in crescita, per sfruttare un’opportunità interessante, che potrebbe dare una nuova spinta all’azienda, da anni soppiantata e messa di fronte a non poche difficoltà a causa del calo del numero dei consumatori.