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Trevi azienda italiana salverà la vita di 1,5 milioni di irakeni, a rischio per la rottura della diga di Mosul

E’ di Cesena l’azienda che ha vinto l’appalto per la riparazione della diga di Mosul, in Iraq. Questa diga che sbarra la via al fiume Tigri, è un’opera gigantesca che trattiene, al momento, 307 metri di acqua e che è pericolosamente lesa in più di un punto, tanto da essere ritenuta a rischio crollo. Se ciò dovesse avvenire, si stima che sarebbe a rischio di vita 1,5 milioni di persone.

Il cedimento della diga, infatti, provocherebbe un’onda di piena di 15 metri sul fiume, spazzando interi agglomerati urbani lungo le sue rive. Il governo iracheno ha chiesto agli abitanti delle città e dei villaggi nei pressi del fiume Tigri di allontanarsi di almeno 7 chilometri dalle rive e non tornare fino a quando l’azienda italiana non abbia completato i lavori di riparazione e rimesso in sicurezza l’opera.

L’onda di piena che si genererebbe in caso di crollo della diga, manterrebbe l’altezza di dieci metri all’arrivo a Baghdad. In questo momento l’opera è monitorata, anche perché il livello ritenuto critico è stimato in 319 metri e l’acqua sta salendo.