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Truffa lavoro, vigile urbano timbrava e andava al mare

Truffa lavoro: vigile urbano andava in giro dopo aver timbrato cartellino

Una nuova truffa lavoro ai danni dello Stato ma anche di tutte quelle persone che vorrebbero avere un posto di lavoro e non si comporterebbero mai come il vigile urbano del comune di Pescara che fingeva di andare al lavoro e, dopo aver timbrato il cartellino, si recava al mare.

Il caso è di quelli che fanno scoppiare le polemiche. A chi chiedeva come mai stesse per così tanti giorni lontano dal lavoro, il vigile urbano della polizia municipale di Pescara, Pasquale Solari (61 anni) rispondeva di essere in ferie. Il vigile urbano, colto in flagrante, è stato arrestato dalla polizia tributaria di Pescara dopo aver ottenuto l’ordinanza di misura cautelare dal gip di Chieti.

Dopo aver timbrato il cartellino, il vigile urbano non esitava ad uscire per effettuare le sue commissioni: un giro con gli amici, una passeggiata sul lungomare, un caffè al bar, oppure una partitina al videopoker. Tre mesi di indagini per scoprire come mai il vigile urbano non fosse mai in servizio nonostante timbrasse regolarmente il cartellino e i tabulati mostrassero che era sempre presente al lavoro.

Non era la prima volta che Solari mostrava un comportamento simile: già in passato era stato sospeso per aver timbrato irregolarmente il cartellino, oltre ad essere uno degli indagati di Multopoli nel 2007.